Abbiamo bisogno di fare un po’ di chiarezza sul Coronavirus e, soprattutto, su tutto quello che ci serve sapere in materia di antifurti in relazione alla malattia. Il nostro impianto è a prova di contagio? Possiamo utilizzarlo in maniera da mantenere la sicurezza necessaria a garantire il benessere di chi sta in casa?
Col periodo di fermo, potrebbe esserci venuta voglia di fare grandi progetti per prenderci cura della nostra casa. Per esempio, potrebbe esserci venuta voglia di installare un impianto antifurto. Le aziende sono in grado di garantire operatività limitata, com’è facile immaginare, e dunque certe opzioni sono dipendenti dall’affidabilità e dalla professionalità dell’azienda a cui ci rivolgiamo.
Come si fa a sapere se l’azienda installatrice è affidabile, specialmente in periodo di Coronavirus?
La prima cosa da fare è telefonare loro, e non parlare con un tecnico che arriva in casa per il sopralluogo e magari non è altro che è un dipendente, il quale è stato magari messo solo al corrente delle normative per la sua salute e quella di chi gli sta attorno.
Abbiamo stilato un elenco di domande per comprendere appieno l’affidabilità dell’azienda che sta venendo ad effettuare l’installazione:
- Da quanti anni opera nel settore specifico della sicurezza?
- Da quanti collaboratori è formata la ditta?
- Quanto è distante la sede operativa in caso di urgenza?
- L’azienda dispone delle certificazioni TUV e IMQ.
- In quali impianti è specializzata l’azienda? Industriali, residenziali?
- Avete un servizio 24/7?
- I prodotti offrono contratti di manutenzione?
- I prodotti sono utilizzati normalmente reperibili sul mercato?
- Si occupa anche delle eventuali agevolazioni fiscali?
Inoltre, è importante comprendere quali sono i sistemi di sicurezza igienici che sono disposti ad adottare nel momento dell’installazione. In questo modo sarai in grado di tutelarti e di sanificare le aree interessate all’intervento di installazione dell’impianto antifurto, di sicurezza o di videosorveglianza.
Le stesse cose valgono per le operazioni di manutenzione. Del resto, un impianto di sicurezza può rompersi anche durante una pandemia. Perché rinunciare alla sicurezza, però, quando con le giuste misure e i giusti accordi – previsti anche in termini di legge – è possibile tutelarsi nel migliore dei modi.