Una delle prime domande che bisognerebbe porsi quando si progetta di acquistare un condizionatore è: che potenza dovrebbe avere questo per poter raffrescare con successo le stanze della mia casa?

In commercio esistono, per fortuna, una miriade di modelli di tutte le marche, le caratteristiche e di tutte le fasce di prezzo. Ce ne sono così tanti, però, che se non si è un po’ addentro ai meccanismi del climatizzatore, risulta piuttosto facile fare confusione tra le varie funzionalità, arrivando magari alla scelta sbagliata.

Acquisto del condizionatore: efficienza e rumorosità

Partiamo col dire che la prima mossa da fare quando si hanno davanti diversi modelli di condizionatore è quella di escludere tutti quelli con una classe energetica inferiore all’A+. Il funzionamento di uno di questi impianti andrà ad incidere più o meno gravemente sulla bolletta di casa, e la classe energetica ci permette di scegliere un clima efficiente, che mantiene i consumi bassi e ci permette di risparmiare senza rinunciare al fresco.

La seconda cosa più importante da verificare sull’etichetta è il grado di rumorosità del condizionatore. Un impianto efficace che non ti permette di seguire la TV o di dormire perché fa troppo rumore è un impianto potenzialmente inutile. La rumorosità viene espressa in decibel ed è solitamente presente sulla scheda tecnica.

BTU: la potenza del condizionatore

Veniamo dunque a un altro punto fondamentale di questa difficile scelta: la potenza del condizionatore, ovvero la capacità di refrigerare (o riscaldare, quando dotato di inverter) un ambiente. La potenza delinea un limite entro il quale la scelta del condizionatore risulta azzeccata: per farla breve, a nulla ci serve un impianto modernissimo e potentissimo se abitiamo in un piccolo monolocale. Possiamo optare per una scelta più economica e commisurata alle nostre necessità.

La potenza del climatizzatore viene espressa in BTU, unità di misura che serve a calcolare la quantità di calore necessaria per far innalzare la temperatura dell’acqua. A questa unità bisogna anche rapportare l’efficienza termica dell’abitazione, valore che può decisamente cambiare le carte in tavola.

La potenza del condizionatore dev’essere commisurata ai metri quadri che questo dovrà andare a raffreddare o riscaldare. Chi desidera effettuare un calcolo veloce, può moltiplicare la metratura quadrata dell’ambiente per 300 / 35. Una camera di 20 metri quadri richiede un condizionatore con una potenza di 6-7000 BTU.

In linea generale:

  • Se la stanza è tra i 25 e i 35 mq, può essere sufficiente una refrigerazione dai 6000 ai 9000 BTU/h.
  • Se la stanza presenta soffitti alti, molte finestre e ha una metratura tra i 45-50 mq, è consigliabile installare un clima della potenza di almeno 12000 BTU/h.

Oltre all’efficienza energetica e alla presenza di finestre, è importante calcolare anche il numero di persone che in genere soggiornano nella stanza e, ultimo ma non per importanza, la presenza di elettrodomestici che funzionano tutto il giorno ed emettono calore.