Si pensa che siano sinonimi, ma così non è: condizionatore e climatizzatore sono due strumenti piuttosto differenti tra loro sia dal punto di vista del principio di funzionamento che delle opzioni disponibili. In questa guida, cercheremo di fare luce sulle principali differenze tra condizionatore e climatizzatore.
Condizionatore: che cos’è?
Il condizionatore viene considerato il precursore dei moderni climatizzatori. Esso svolge principalmente una funzione di raffrescamento dell’aria, creando quella che prende il nome di “aria condizionata”. Se possiede un inverter, può anche essere utilizzato per diffondere aria calda. Questi strumenti, essendo un po’ rudimentali, non possiedono la regolazione della temperatura. Questo significa che l’utente regola la velocità della ventola e la quantità di aria immessa, ma non i gradi a cui essa viene diffusa.
Climatizzatore: cos’è?
Il climatizzatore è un’evoluzione del condizionatore. Questo prezioso strumento ci consente di:
- Impostare il livello di temperatura;
- Controllare e modificare l’umidità dell’ambiente;
- Controllare la qualità dell’aria;
- Gestire i flussi d’aria
Questo ci permette di stabilire la temperatura della stanza, con precisione, e selezionare la velocità a cui l’ambiente deve raggiungere il clima ideale. Sul mercato esistono varie tipologie di climatizzatore: tra i principali, ricordiamo quelli fissi con split, caratterizzati da due o più unità interne e una esterna, quelli portatili e quelli fissi a una sola unità. Le soluzioni sono moltissime e, di certo, ogni casa può trovare l’impianto a lei più congeniale. Anche il clima trova il suo funzionamento d’inverno, potendo infatti non solo raffreddare, ma anche scaldare all’occorrenza.
Clima o aria condizionata: quale preferire?
Il condizionatore interviene sulle caratteristiche termo-igrometriche e, se riesce a regolare la temperatura, incide anche sul livello di umidità, abbassandola. Il clima invece può intervenire direttamente sull’umidità, portando consistenti benefici alla casa. In generale, se la casa presenta una buona coibentazione, non si rivela necessario regolare il tasso di umidità, ma solo la regolazione della temperatura.
Quando pensiamo alla parola condizionatore, ci stiamo rivolgendo a una tecnologia perlopiù obsoleta che, ormai, non ha più mercato nei giorni moderni. Se in passato il climatizzatore aveva prezzi ben più alti, adesso le tecnologie si sono allineate e, a parità di costo, si tende a preferire il controllo e la configurabilità del climatizzatore. La parola viene dunque utilizzata per praticità e chiarezza, ma non è da considerarsi esatta al 100%. Il termine giusto per i modelli di oggi è certamente “climatizzatori”.
Al momento dell’acquisto, dunque, assicuratevi di scegliere un modello di classe energetica superiore ad A, con una serie di opzioni di configurazione che possano soddisfare le vostre necessità in qualsiasi momento. Un altro fattore importantissimo è quello della silenziosità dell’unità interna.
In conclusione, non spaventatevi se, in un esercizio commerciale, vedete la parola “condizionatore” utilizzata, in apparenza, a sproposito: nel linguaggio comune, infatti, questo termine viene associato al “climatizzatore”, e pochi conoscono davvero la verità su queste terminologie.